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UBICAZIONE
87364
Fondazione Federico Zeri, Archivio fotografico
PI_0403/1/11
OGGETTO
SOGGETTO / TITOLO
Brescianino - sec. XVI - Sacra Famiglia
del catalogatore
insieme
AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
1870-
Vasari - Fotografo Editore - Roma. Via Condotti 39 - Via Ludovisi 6 - P.zza Esedra 61 - (Foto Brennero)
timbro
Datazione
XX (1940 ca. - 1960 ca. )
analisi tecnico-formale/ timbro
DATI SULLA RIPRESA
1951/ ante
RAPPORTO
9506
ANNOTAZIONI
Una nota manoscritta sul verso del fototipo fa riferimento ad Andrea Busiri Vici, noto architetto, studioso d'arte e collezionista romano, proprietario dell'opera riprodotta attorno al 1950. Considerando il contesto biografico, l'esistenza di altre fotografie dei Vasari che riproducono opere passate per la sua collezione (ad es., Fototeca Zeri, inv. 103604), e l'ubicazione dello studio fotografico in via Ludovisi, stessa strada in cui abitava Busiri Vici, è altamente probabile che quest'ultimo abbia commissionato direttamente a Vasari l'esecuzione della ripresa e del positivo.
Sul verso si trova la trascrizione a matita di una perizia di Lionello Venturi datata 14 marzo 1951 in cui il noto storico dell'arte si esprime a favore di Perugino, datando il dipinto tra 1503 e 1506.
Zeri conserva invece la fotografia all'interno della cartella intestata a "Andrea del Brescianino", a testimonianza di un differente pensiero critico. Con ogni probabilità Zeri ricevette la fotografia dallo stesso collezionista, al quale era legato da un vincolo di parentela.
Busiri Vici aveva l'abitudine di inviare a storici dell'arte riproduzioni di opere in suo possesso, come testimonia la presenza di lettere cin richieste di expertise indirizzate a Anna Ottani contenute nell'archivio fotografico della studiosa, ugualmente custodito presso la Fondazione Zeri. (Scheda di Alessandra Karshan, 2025).
Sul verso si trova la trascrizione a matita di una perizia di Lionello Venturi datata 14 marzo 1951 in cui il noto storico dell'arte si esprime a favore di Perugino, datando il dipinto tra 1503 e 1506.
Zeri conserva invece la fotografia all'interno della cartella intestata a "Andrea del Brescianino", a testimonianza di un differente pensiero critico. Con ogni probabilità Zeri ricevette la fotografia dallo stesso collezionista, al quale era legato da un vincolo di parentela.
Busiri Vici aveva l'abitudine di inviare a storici dell'arte riproduzioni di opere in suo possesso, come testimonia la presenza di lettere cin richieste di expertise indirizzate a Anna Ottani contenute nell'archivio fotografico della studiosa, ugualmente custodito presso la Fondazione Zeri. (Scheda di Alessandra Karshan, 2025).

