Nato a Colla Val d'Elsa nel 1930, inizia a interessarsi di fotografia intorno al 1948. Tra il 1958 e il 1959, durante un soggiorno di lavoro in Francia, comincia ad acquistare le sue prime fotografie. Fotografo professionista dal 1962, concentra da subito il suo interesse, anche collezionistico, sulla città di Siena. Nel 1964 si trasferisce a Milano, dove lavora come fotografo free-lance e fotoreporter per varie testate giornalistiche. Dall'inizio degli anni Ottanta è a Firenze, dove inizia a collaborare con i Fratelli Alinari. Dal 1986 al 1988 ricopre la carica di conservatore presso il Museo Nazionale Alinari della Fotografia.
Il fondo, donato alla Fondazione Zeri nel 2014, costituisce una parte della ricca collezione di fotografie che Ferruccio Malandrini ha costituito a partire dal 1958 e arricchito per oltre quarant’anni grazie a ricerche e acquisti sul mercato, italiano ed europeo. Alcuni materiali particolarmente importanti per la storia della fotografia sono stati ceduti ad Alinari nel 1987, e ancora nel 2007. Un altro nucleo altamente significativo, le fotografie storiche dedicate alla città di Siena, è confluito nel 2005 nelle collezioni della Fondazione Monte dei Paschi di Siena che ha provveduto alla sua catalogazione e digitalizzazione. Molte delle stampe positive donate alla Fondazione Zeri sono state acquistate da Malandrini in stock nei depositi dei fotografi o sui banchi dei mercatini e presentano sul retro il timbo 'S.S.' (seconda scelta).
1958 - 2000
donazione ( 2014 )
buono
La collezione offre un ampia panoramica sulla fotografia di documentazione delle opere d'arte, sia per quanto riguarda i fotografi documentati (i principali professionisti attivi nel settore in Italia), sia per quanto riguarda i soggetti, sia sui formati e le tecniche di stampa. La ricorrenza di stampe dallo stesso negativo, ma ottenute con procedimenti diversi o con finiture differenti, e la quantità di fototipi dedicati alle opere dei singoli artisti consentono di apprezzare la varietà dell'offerta pensata dai fotografi per studiosi, appassionati e turisti.
Le fotografie di formato 18x24, dopo il riordino tematico, cronologico e la suddivisione in fascicoli, sono stati riposti in contenitori adatti alla conservazione. I grandi formati sono stati ugualmente ordinati, imbustati singolarmente in buste di polipropilene e disposti in cassettiera. Le fotografie sono state timbrate e sono attualmente in fase di inventariazione. Oltro alla descrizione archivistica fino al livello del fascicolo, confluita in Esplora i fondi, è stato effettuato un test di catalogazione puntuale limitato 24 foto della serie pittura.
Il fondo è consultabile su appuntamento dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18, presso la sede della Fondazione. Per richiedere un appuntamento scrivere a fondazionezeri.fototeca@unibo.it