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Autore non disponibile
lettera
1938/03/11
Su carta intestata del castello Sforzesco, il Soprintendente capo Giorgio Nicodemi scrive a Heimann a proposito di una mostra in preparazione su Leonardo da Vinci. Chiede di poter includere il "Ritratto del cancelliere Geronimo Moroni" attribuito a Ambrogio de' Predis, ritenendolo, forse, opera di Solario.
Anonimo
scheda
1954/ post
La scheda, in lingua inglese, riporta i dati materiali e tecnici del "Ritratto del cancelliere Geronimo Moroni". Cita l'attribuzione a Ambrogio de' Predis, l'elenco delle perizie di Lionello Venturi, George Richter e William Suida, l'elenco delle esposizioni tra il 1931 e il 1954.
Anonimo
ricostruzione grafica
s.d.
Schizzo a matita su cartonicino del "Sant'Alessio" di Bonifacio Bembo conservato a Milano, Pinacoteca di Brera. Riporta indicazioni delle varie campiture di colore.
Anonimo
scheda
1939/ post
Scheda in lingua francese che contine i dati materiali e tecnici del "Ritratto del cancelliere Geronimo Moroni". Riporta l'attribuzione a Ambrogio de' Predis e stralci della perizia di Lionello Venturi.
Anonimo
scheda
1962/ post
Testo dattiloscritto che descrive un'"Adorazione dei Re Magi", conservata a Maidenhead, narrandone le vicende collezionistiche e le azioni di restauro di cui è stata oggetto. Il testo non propone un nome per l'autore dell'opera che dovrebbe essere un artista tedesco o di area lombarda.
Kleinberger F.
scheda
1937/08/20
Scheda dattiloscritta in lingua tedesca che segnala la provenienza del dipinto con il "Ritratto del cancelliere Geronimo Moroni" da Duveen Brothers, Inc. E' nota l'opinione di Bernard Berenson che attribuisce il dipinto a Giovanni Ambrogio de' Predis.
Venturi L.
perizia
1939/10/17
Lionello Venturi esamina il dipinto con Ritratto del cancelliere Geronimo Moroni che ritiene opera di Ambrogio de' Predis, in un momento della attività giovanile. Il confronto con il ritratto dello stesso personaggio eseguito da Andrea Solario si rivela poco proficuo.
Zeri F.
perizia
1994/12/20
Esame degli sportelli di trittico con "Sant'Agostino e san Tommaso d'Aquino, San Pietro Martire, San Girolamo penitente e san Domenico, Santa Caterina da Siena e san Vincenzo Ferrer". Zeri conduce una analisi dell'iconografia domenicana, e riconosce lo stile di Bonifacio Bembo.