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  lettera

  1958/12/16

  Lettera di accompagnamento alle foto di quattro tavolette di fronte di cassone con "Storie di Amore" che Zeri conserva tra le foto che documentano l'opera di Gherardo di Giovanni. L'autore, che le ritiene di Piero di Cosimo, riferisce dettagli romanzeschi sui marchesi che le possedevano fino alla Seconda Guerra Mondiale.

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  lettera

  1994/11/09

  Invia dati e misure, circostanze dell'acquisto presso la Casa d'Asta Pandolfini e fotografie del dipinto con Ritratto allegorico di Dante Alighieri su cui chiede un parere.

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  lettera

  1995/01/16

  L'autore scrive in merito al dipinto con Ritratto allegorico di Dante Alighieri su cui si chiede un parere. Notizie sui restauri, provenienza e misure.

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  lettera

  1994/02/07

  L'autore invia notizie sulla vicenda attributiva che riguarda il dipinto con Cena in Emmaus. L'opera fu attribuita da Everett Fahy a Ridolfo del Ghirlandaio poi nuovamente a Giovanni Capassini nella mostra La Peinture en Provence au XVI siècle, Marsiglia, 1987, pp. 134-136.

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  estratto editoriale

  1950/4

  Estratto dell'articolo di Getrude Coor Achenbach: "Two additions to the works of a Florentine Dugento Atelier", in "The Burlington Magazine", XCII (aprile 1950), n. 565, pp. 94-97.

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  lettera

  1938/12/12

  Fotocopia di lettera dattiloscritta di Richard Offner riguardante la tavola con "San Giuda Taddeo" conservata al Vassar College di Poughkeepsie (NY) in cui Offner respinge l'attribuzione a Taddeo Gaddi.

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  lettera

  1968/01/19

  Lettera dattiloscritta di Dirk Kingzett di accompagnamento alle foto inviate di una tavola raffigurante sul fronte una "Crocifissione", sul retro una "Testa femminile", transitata da Agnew & Sons di Londra e da Zeri collegata ad un pannello gemello della Pinacoteca Vaticana.

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  perizia

  1952/10/18

  Fotocopia di perizia di Roberto Longhi relativa ai pannelli raffiguranti "Cristo deriso" e "Angelo annuncia la resurrezione alle pie donne", passati sul mercato romano nel 1958. Longhi propone un'attribuzione a Jacopo del Casentino e una datazione al 1330 ca.

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  perizia

  1929/ post

  Perizia di Amadore Porcella sulla tavola con "Madonna con Bambino e santi" passata sul mercato antiquario nel 1997 a New York. La perizia è conservata in due versioni: la fotocopia dell'originale manoscritto in lingua italiana e la traduzione dattiloscritta in tedesco. Porcella attribuisce l'opera a Jacopo di Cione.

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  estratto editoriale

  1980

  Estratto di Filippo Todini: "Una nuova traccia per Giotto ad Assisi", in "Storia dell'arte" 38/40 (1980), pp. 125-129.