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Fototeca Anna Ottani Cavina

Il fondo è costituito da oltre 18.600 fototipi, per la maggior parte gelatine ai sali d'argento e fotocolor, che documentano gli ambiti di ricerca privilegiati dalla studiosa. I nuclei più importanti riguardano il Seicento caravaggesco e i Carracci, la pittura e la grafica del Settecento, la decorazione d’interni, la persistenza dell’antico, il paesaggio. Le fotografie, quando non realizzate da fotografi e studi fotografici italiani (come Villani, Antonio Guerra, Corrado Fanti, Fotofast, per citare solo quelli operanti a Bologna), provengono da archivi di musei italiani e stranieri, dal Gabinetto Fotografico Nazionale, dagli archivi di soprintendenze. E' inoltre presente una sezione di 4.278 fototipi (4.233 diapositive e 45 negativi) utilizzati dalla studiosa per la didattica (lezioni universitarie e conferenze). I materiali sono disposti in contenitori e fascicoli, organizzati in ordine tematico e alfabetico per autore. Oltre alle fotografie, che spesso presentano sui versi note autografe della studiosa e indicazioni per la pubblicazione, all'interno dei fascicoli sono conservati anche numerosi materiali cartacei allegati (appunti manoscritti, corrispondenza, fotocopie, estratti editoriali). Del fondo fanno parte anche alcune tesi di laurea e di dottorato seguite da Anna Ottani Cavina nel corso degli anni Ottanta e Novanta del Novecento.

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DESCRIPTION

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fototeca professionale
18.638
tematico, alfabetico
Ottani Cavina, Anna
Nata nel 1939, Anna Ottani Cavina è professore emerito di Storia dell’arte moderna all’Università di Bologna e presidente onorario della Fondazione Federico Zeri, che ha diretto dal 2001 al 2014. Dal 1980 insegna alla Johns Hopkins University SAIS Europe. È stata visiting professor a Yale, Brown e Columbia University e ha condotto lunghi periodi di ricerca presso il Getty Museum di Los Angeles, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington. In Italia e all’estero ha curato mostre relative alla pittura del Seicento, alla pittura di paesaggio e all’età neoclassica e romantica. Fra i suoi libri e cataloghi di mostre si ricordano: 'Carlo Saraceni' (1968), 'Il Settecento e l’antico' (1982), 'I paesaggi della ragione' (1994), 'Felice Giani' (1999), 'Paysages d’Italie' (2001), 'Montagna, arte e scienza' (2003), 'Geometries of Silence' (2004), 'Granet, Roma e Parigi' (2009), 'Federico Zeri, dietro l’immagine' (2009), 'Terre senz’ombra. L’Italia dipinta' (2015) e 'Una Panchina a Manhattan. Nuove geografie dell’arte' (2019). Nel 2018, per il Palazzo Ducale di Venezia, ha progettato la mostra 'John Ruskin, Le Pietre di Venezia'. Dal 1988 collabora alle pagine culturali del quotidiano 'La Repubblica'. Dal governo francese è stata insignita del titolo della Légion d’honneur (2001) e di Officier des Art et des Lettres (2011).
Anna Ottani Cavina inizia a formare la sua fototeca durante gli anni universitari, probabilmente dal 1959 e durante il lavoro di ricerca per la tesi di laurea sui Bibiena, discussa nel 1961. Nel corso degli anni la studiosa ha arricchito la collezione in parallelo all'evoluzione dei suoi studi, della sua produzione scientifica e dell'attività didattica, curando in particolare l'accrescimento di alcune sezioni, centrali per le sue ricerche.
1959 - 2020
donazione ( 2020 ) 
buono
Tra i materiali fotografici più significativi appartenenti al fondo si ricordano le numerose campagne fotografiche eseguite in palazzi e residenze private per la documentazione della decorazione di interni in età neoclassica, e, in particolare, quella realizzata dal fotografo Paolo Monti. Particolarmente importante è anche l’attenzione dedicata alla grafica nel Settecento, con una straordinaria documentazione fotografica raccolta in Italia e all’estero, tra cui si ricordano i nuclei di disegni di Felice Giani e del suo entourage del Cooper Hewitt Museum di New York e quelli dei manoscritti del fondo Lanciani nella nella Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma, in parte rubati. Nell’ambito del Seicento, sono da ricordare i bellissimi scatti dei fregi dei Carracci in palazzo Magnani (eseguiti durante il restauro) e in palazzo Fava a Bologna (realizzati dalla ditta Villani prima del restauro e dello stacco) e la documentazione delle incisioni dai disegni di Paesaggio dei Carracci della collezione Everhard Jabach al Musée du Louvre.

TREATMENT AND ACCESSIBILITY

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Dopo il trasferimento del fondo nei locali della Fondazione, si è provveduto all'individuazione e alla corretta descrizione di serie e sottoserie e al conteggio dei materiali fotografici, che sono stati poi disposti in buste e fascicoli adatti alla conservazione a lungo termine, mantenendone l'ordinamento e le intestazioni originali dati dal soggetto produttore. La sezione delle diapositive si conserva ancora nei contenitori originali, così come i materiali utilizzati per la mostra Paysages d'Italie (2001) e la documentazione iconografica legata alla figura di Lady Hamilton, disposti in 17 raccoglitori ad anelle. Si segnala infine la presenza di fotografie di grande formato, collocate in contenitori adatti alla conservazione.
Il fondo non è al momento consultabile.

MAIN PHOTOGRAPHERS

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MAIN SUBJECTS

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CATALOGUED PHOTOS

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CATALOGUED ATTACHMENTS

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