Nato a Berlino l’11 novembre 1949 dal celebre artista Carl-Heinz Kliemann (Berlino, 1924-2016), completò il corso di studi universitari prima a Berlino poi a Heidelberg nel 1976 con una dissertazione dal titolo Politische und Humanistische Ideen der Medici in der Villa Poggio a Caiano. Untersuchungen zu den Frescken der Sala Grande. Ottenne in seguito numerosi incarichi di ricerca a Villa I Tatti (The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies), presso le università di Monaco di Baviera e di Münster, alla Biblioteca Hertziana di Roma, trascorrendo un periodo come Visiting Scholar al Getty Research Institute in California. Fu professore presso le università di Heidelberg e di Münster. Condusse ricerche innovative nell’ambito degli studi iconografici, avvalendosi di una non comune competenza sulle fonti e la storiografia artistica e del Cinquecento e del Seicento. Il suo importante volume Gesta dipinte. La grande decorazione nelle dimore italiane dal Quattrocento al Seicento (1993) vinse il premio Amilcare Pizzi. Lasciò importanti contributi su Giorgio Vasari storiografo e pittore, su Federico Zuccari e David Bailly. Morì a 65 anni il 6 luglio 2015.
L’originalità della fototeca di Kliemann risiede non solo nella presenza di fototipi che documentano affreschi talvolta inaccessibili, ma anche nello speciale ordinamento tematico dei materiali, seriati per cicli decorativi o soggetti raffigurati. Tale organizzazione è frutto degli interessi dello studioso impegnato prevalentemente in ricerche tra iconografia, critica delle fonti, storia della società e - in misura solo minore - attivo nelle pratiche attributive della connoisseurship. La fototeca di Kliemann iniziò ad assumere la struttura che conosciamo oggi probabilmente alla fine degli anni Ottanta, quando lo studioso intensificava le ricerche sulla pittura di storia e i cicli di affreschi a soggetto storico tra Quattrocento e Seicento. A quegli anni, o ai primi anni Novanta, risalgono le oltre 300 foto montate su cartoni di grande formato, dai margini ampi come passe-partout, corredati da note a matita e accuratamente conservate in scatole su misura. Completato il nucleo iniziale, Kliemann non smise di allestire il proprio archivio fotografico articolandolo secondo i più recenti interessi di studio: le ricerche iconografiche su Carlo V e Aristotele, gli studi su artisti come Giorgio Vasari, Federico Zuccari, David Bailly. Nei primi mesi del 2018, per volontà della Fondazione Carl-Heinz e Helga Kliemann e della consorte Carlotta Fonzi, la fototeca appartenuta allo studioso è stata donata alla Fondazione Federico Zeri insieme alla biblioteca ricca di circa 5.000 volumi riguardanti il Rinascimento italiano, le fonti antiche e gli studi iconografici.
1980 - 2015
donazione ( 2018 )
buono
Il fondo accresce la documentazione visiva sull'arte italiana offerta dalla Fototeca Zeri, grazie alla ricchezza di materiali fotografici relativi alla decorazione pittorica dei secoli XVI e XVII in ville e palazzi gentilizi della Penisola. Si segnalano in particolare le fotografie degli affreschi nelle ville medicee del Poggio a Caiano e Poggio Imperiale, le decorazioni emiliane di Prospero Fontana, la vasta documentazione degli affreschi di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago, gli interventi di Luca Cambiaso e Lazzaro Tavarone nelle residenze nobiliari genovesi, le pitture cinquecentesche nelle ville venete e nei palazzi romani. I volumi della biblioteca dello studioso sono ora in corso di acquisizione nella collezione libraria della Biblioteca Zeri.
I materiali fotografici sono stati conteggiati e riposti in nuovi contenitori mantenendo l'ordine e le suddivisioni originari. Il fondo è stato oggetto di un intervento di studio e di descrizione archivistica fino al livello del fascicolo il cui esito è confluito in 'Esplora i fondi'. E' stato effettuato un test di catalogazione puntuale limitato a un'unica cartella ('Battaglia Terme, Castello del Cataio 2'), per un totale di 22 schede.
Il fondo è consultabile su appuntamento dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18, presso la sede della Fondazione. Per richiedere un appuntamento scrivere a fondazionezeri.fototeca@unibo.it