Dopo la laurea in Biologia ha condotto una lunga carriera alla guida di importanti aziende internazionali attive nel settore della vendita e distribuzione di dispositivi medici. Dal 2014 promuove un progetto per la ristrutturazione e apertura al pubblico di uno dei più antichi Riad della Medina di Marrakech che comprende un giardino islamico tradizionale, un orto botanico esotico e alcune aree espositive. Si è distinto poi, insieme al fratello Paolo, per il lungimirante mecenatismo che ha reso possibile nel 1997 la grande mostra La Festa a Roma tenutasi a Palazzo Venezia a cura di Marcello Fagiolo.
Donato alla Fondazione Zeri nel 2020, il fondo ha avuto origine durante la preparazione della mostra La Festa a Roma dal Rinascimento al 1870 allestita nel 1997 a Palazzo Venezia, a cura di Marcello Fagiolo. In parte le diacolor del fondo furono realizzate per documentare gli allestimenti della mostra, in parte per stampare il corredo iconografico del catalogo.
1996 - 1997
donazione ( 2020 )
buono
Si tratta di un nucleo di grande interesse che documenta in diapositiva quasi 1000 incisioni e dipinti sei e settecenteschi che restituiscono l’immagine della città di Roma attraverso eventi come celebrazioni religiose, cerimonie pontificie, le processioni a cavallo, i maestosi apparati delle liturgie funebri, gli spettacoli di fuochi d’artificio e gli allestimenti del Carnevale. La maggior parte delle incisioni documentate nella donazione appartiene al fondo Avvenimenti del Museo di Roma, acquisito dall’istituzione capitolina nel 1930 per iniziativa personale di Antonio Muñoz (1884-1960), archeologo e studioso di temi romani, fondatore del museo in cui: "ogni quadro, ogni oggetto, ogni costume ricorderanno un aspetto del caro volto della nostra Città, una pagina della sua incomparabile storia" (Muñoz 1930). Il legame culturale con le radici romane, l’interesse per l’immagine della città e la sua storia, come è noto, fu condiviso da Federico Zeri che ereditò da Muñoz, suo familiare e mentore, non solo opere d’arte e volumi della biblioteca personale, ma anche più di 3.000 fotografie oggi rintracciate nella Fototeca Zeri. Sotto questa luce, l’ingresso del fondo nella banca dati della Fondazione Zeri assume rilevanza, non solo per il valore storico artistico delle immagini documentate, ma anche per la forte coerenza con gli interessi e la biografia culturale di Federico Zeri.
Il fondo è stato oggetto di un intervento di studio e di descrizione archivistica fino al livello del fascicolo confluito in 'Esplora i fondi'. Parallelamente i fototipi sono stati conteggiati ed elencati singolarmente in un file Excel secondo il numero d’inventario dell’opera riprodotta. Il fondo è in corso di catalogazione puntuale, con scheda F nel database online della Fototeca Zeri.