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Ravelli L.
estratto editoriale
1982
L. Ravelli, Il trasporto di Cristo al sepolcro di Polidoro Caldara da Caravaggio in "Rivista di Bergamo", XXXIII, n. 5, maggio 1982 pp. 10-13. Colloca l'esecuzione del dipinto nell'anno di Polidoro a Napoli dopo la fuga da Roma, e non al periodo messinese. Segnala con confronti gli accenti iberici, fiamminghi e olandesi dello stile del pittore.
Shearman J.
testo a stampa
1983
Dal catalogo di John Shearman "The early Italian pictures in the collection of Her Majesty the Queen" (1983) fotocopie delle pagine 121-126 che riportano le schede di dipinti attribuiti alla bottega di Giulio Romano: L'imperatore Claudio, Nerone suona durante l'incendio di Roma, Sacrificio a Giove, Soldato romano a cavallo.
Zeri F.
perizia
1997/09/23
Perizia relativa ad un "Cristo portacroce", già Lazzaroni, ritenuto da Zeri un autografo di Giulio Romano. Nota la forza espressiva del dipinto e la sua vicinanza al Ritratto di Bindo Altoviti di Raffaello. Propende per una datazione anteriore al 1520, ma non esclude possa trattarsi di un'opera eseguita dopo l'arrivo a Mantova (1524).
Zeri F.
perizia
1994/03/30
Perizia dattiloscritta relativa al dipinto "Madonna con Bambino e san Giovannino" che Zeri ritiene un autografo di Giulio Romano, datandolo al primo quarto del sec. XVI. Lo studioso nota la derivazione della composizione ad un disegno di Raffaello del Louvre e la corrispondenza con un dipinto del Louvre del medesimo soggetto (inv. 1417).